Cos’è il kitesurf?
Kitesurf per alcuni non vuol dire nulla, per altri significa tutto; un’intera vita costruita intorno a questo sport e trascorsa a rincorrere il vento! Che tu abbia avuto modo di assistere allo spettacolo di persona, su internet o per mezzo dei social, di sicuro ti sei domandato che cosa stessero facendo i ragazzi appesi a un grande aquilone e come fosse possibile.
Nei primi anni ’60 ci avrebbero presi per pazzi se avessimo parlato di esplorazione spaziale, atterraggio sulla luna, ecc. Allo stesso modo, saremmo risultati ben poco credibili se avessimo raccontato quanto può essere divertente praticare uno sport acquatico che consiste nello stare in piedi su una tavola trascinata da un grande aquilone a 25 metri di altezza. Invece, eccoci qui oggi, insieme a centinaia di migliaia di persone che imparano e fanno kitesurf.
In questa guida completa per principianti, per capire cos'è il kitesurf, partiremo dagli esordi e narreremo i suoi sviluppi fino ad oggi. Grazie a questa guida potrai approfondire la storia e le origini del kitesurf, scoprire l'attrezzatura e l'ambiente necessari per praticare, cosa serve per diventare un kiter e quali sono i vantaggi. Inoltre, parleremo dei sistemi di sicurezza di questo sport d'azione e dello stile di vita e cultura che ne sono derivati.
Per tua informazione, abbiamo strutturato questa guida per essere letta interamente o per sezioni. Leggila, condividila e fanne buon uso!
P.S.: I termini "kitesurf" e "kiteboarding" sono usati in modo intercambiabile senza alcuna distinzione ed entrambi si riferiscono alla stessa identica cosa: lo sport più bello del mondo.
La storia e l’evoluzione del kitesurf
Per capire meglio cos'è il kitesurf è importante tornare indietro nel tempo a quando tutto è iniziato e seguirne l'evoluzione fino ad oggi.
Chi sia stato il primo kiter e quando sia stato inventato il kitesurf è ancora oggi oggetto di dibattito e discussione tra kiters. A seconda di con chi parli o di dove cerchi le tue informazioni, la versione cambia. In realtà, l’unica cosa sappiamo per certo è che lo sport si è evoluto enormemente grazie a molti appassionati che hanno investito tempo, denaro e sforzi per favorire lo sviluppo di quest’attività al 100% sostenibile, alimentata dal vento e divenuta lo sport emozionante ed inclusivo che conosciamo oggi.
Fine del XX secolo: la nascita di un nuovo sport d’azione
Quello che sappiamo per certo del kitesurf è ciò che è stato ufficialmente documentato. Nel 1977, Gijsbertus Adrianus Panhuise ha registrato un brevetto per il kitesurf nei Paesi Bassi, ma questo, purtroppo per lui, non ha suscitato alcun interesse commerciale.
Sette anni dopo, nel novembre del 1984, i fratelli francesi Legaignoux depositarono un brevetto per il primo modello di kite gonfiabile (piuttosto lungimirante per quegli anni). Questa caratteristica permise al kite di essere rilanciabile in acqua, un miglioramento decisivo sul quale ancora oggi si basano la maggior parte dei design.
Da quel momento in poi, molti iniziarono ad avvicinarsi a questo sport che, crescendo, iniziò ad evolversi drasticamente grazie un’efficiente ricerca e sviluppo che ha coinvolto tutti gli aspetti dello sport, dalla sicurezza alle prestazioni.
Il kitesurf è nato da pionieri alla fine del XX secolo. I primi kite non avevano un alcun sistema di "depower", erano sempre in piena potenza e in balia della forza del vento. Non c’era modo di rilassarsi restando agganciati al kite e qualsiasi piccolo errore avrebbe potuto essere catastrofico. Oggi, i kite sono decisamente più maneggevoli e stabili, grazie al design a 4 linee e al sistema che ne permette la regolazione della potenza.
Inizio del XXI secolo: la crescita esplosiva del kitesurf
Dagli esordi a oggi, il kitesurf è cambiato drasticamente. Alla fine del XX secondo sono state realizzate le basi di questo sport che ha poi continuato e continua incessantemente ad evolversi nel XXI secolo.
La ragione del rapidissimo sviluppo di attrezzature e sistemi di sicurezza sta nell’interesse sempre crescente suscitato dal kitesurf. Ogni anno vengono certificati diverse migliaia di nuovi kiters.
Notevole non è solo la crescita, ma anche la varietà delle persone che si avvicinano a questo sport. Contrariamente a quello che generalmente si crede, il kitesurf non attrae solo atleti e drogati di adrenalina, ma persone di tutte le età e ceto sociale: bambini, adulti, padri, madri, avvocati, ex presidenti di governo, dentisti, idraulici, CEO di grandi aziende, ecc.
Gli anni 2000 rappresentano e rappresenteranno la fase di maggiore evoluzione dello sport. Questo grazie al lavoro di organizzazioni che si concentrano principalmente su formazione e sicurezza.
L'IKO (International Kiteboarding Organization) è stata fondata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere una crescita sicura e sostenibile dello sport attraverso l'istruzione, la formazione e la promozione di pratiche sicure in tutto il mondo (per maggiori informazioni su IKO, ti invitiamo a leggere questa pagina).
Già dagli ultimi anni ‘90, brand come Wipika, Cabrinha, F-ONE, Naish - tra gli altri – erano/sono in prima linea nello studiare e promuovere l’evoluzione dell’attrezzatura da kitesurf, nello stimolare e finanziare ricerca e sviluppo perché questa possa diventare più efficiente e sicura. Senza la collaborazione tra il settore dell'istruzione e quello commerciale, il mondo del kitesurf non sarebbe cresciuto come ha fatto e sta facendo tutt’ora.
Nel complesso, possiamo dire che è grazie alle persone e alle organizzazioni che credono nel loro sport preferito e investono tempo e denaro per favorirne la crescita che il kitesurf, da sport estremo e rischioso, è diventato uno sport d'azione alla portata di tutti.
Di che attrezzatura hai bisogno per fare kitesurf?
Come detto sopra, fare kitesurf non sarebbe possibile se non fosse per l'attrezzatura che abbiamo a disposizione. Di seguito, una veloce presentazione dei diversi tipi di kite, trapezi, tavole e altre attrezzature tra le quali poter scegliere per navigare sull’acqua, trascinati dal vento. Continua a leggere la guida per scoprirne di più.
Kite
L'attrezzatura da kitesurf più importante, nonché quella che per prima attira l’attenzione, è proprio il kite! Si tratta indubbiamente dell’accessorio fondamentale e distintivo dello sport.
I kite variano in dimensioni e forme a seconda della forza del vento, del tuo peso, del tuo livello e della disciplina che pratichi. Ogni volta che vedi un kite in acqua, puoi notare un numero su di esso che ne indica la dimensione in metri quadrati. Di solito questa è di un valore compreso tra i 5 e i 18 m2.
Tipi di kite
Dal principio del kitesurf, sono entrate in commercio molte varianti. Di seguito il dettaglio dei due principali modelli di kite: LEI e Foil.
LEI (C-Kite, Ibrido, SLE/Delta/Bow)
Un kite Leading Edge Inflatable – LEI (bordo di attacco gonfiabile) ha un solo strato di tessuto e camere d'aria gonfiabili che ne determinano la struttura. I kite LEI vengono pilotati per mezzo di una barra di controllo a 2 linee (vecchia scuola), 4 linee (più comuni e moderni) o 5 linee (normalmente C-Kite).
I kite LEI sono i più comuni per il kitesurf poiché, grazie alle camere d’aria che ne garantiscono la galleggiabilità, sono ottimali per l’utilizzo in acqua. A differenza di un kite foil, un kite LEI può stare a contatto con l’acqua per un lungo periodo di tempo ed essere comunque facilmente rilanciato.
Questi, grazie ai fratelli Legaignoux e alla loro invenzione brevettata, possono essere suddivisi in quattro modelli: C-kite, ibridi, delta e bow. In generale, rispetto ai kite foil, i kite LEI sono più facili da controllare, più rapidi da rilanciare e più stabili in caso di vento rafficato.
Kite foil (ARC, Bridled)
A differenza dei kite LEI, i kite foil non hanno camere d’aria gonfiabili e ma un sistema di celle aperte o chiuse che, riempendosi d’aria, ne determinano forma e aerodinamicità. Per l’utilizzo in acqua, si prediligono i kite con valvole che permettono la chiusura delle celle, altrimenti queste si riempierebbero d’acqua e sarebbe impossibile rilanciare il kite.
Il design dei foil kite è in assoluto il più efficiente. Infatti, rispetto ai LEI, possono generare maggiore potenza e preformare anche in caso di vento più leggero, ma sono più difficili da manovrare. Come con i kite LEI, per controllarli si usa una barra connessa al kite per mezzo delle linee.
Il modo più semplice e veloce per distinguere un kite foil da un kite LEI è osservarne la forma. I kite foil hanno un valore maggiore di Aspect Ratio (proporzione tra superficie del kite e apertura alare), che dà loro un aspetto più sottile e allungato, simile alla vela usata nel parapendio.
Costruzione
I kite sono per la maggioranza realizzati con un materiale chiamato poliestere ripstop (non, come credono i più, in nylon ripstop che, sebbene sia più resistente agli urti e agli strappi, è meno resistente ai raggi UV). Oltre al tessuto ripstop, all’interno del bordo di attacco e degli strut ad esso perpendicolari, ci sono camere ad aria gonfiabili in plastica. Queste, una volta gonfiate, determinano la forma del kite (profilo alare) e ne garantiscono la rigidità.
Oltre al ripstop, alcuni brand utilizzano un mix di Kevlar balistico, Dacron DP175, Dacron ad alta tenacità, neoprene, poliuretano e/o fibra Cuben per rinforzare il kite e garantirgli maggiore durata e rigidità durante il volo.
Curiosità: Teijin Frontier, azienda tessile giapponese, è il principale fornitore di tessuti per l'industria del kitesurf. La sua formula “techno force" è impiegata sul 90% dei kite in commercio.
Perché il kite vola e tira?
Qual è il trucco? C'è forse un motore nascosto da qualche parte? O si tratta di magia oscura?
Molti credono che il kite voli perché il vento soffia e spinge all’interno della sua calotta di tessuto. In realtà, non è così. Per capire perché i kite volano e tirano, ti invitiamo a investire 30 secondi del tuo tempo per tuffarti insieme a noi nelle basi della fluidodinamica.
- Portanza è la forza che, puntando verso l’alto, spinge il kite in aria. Questa è generata dalle differenze di pressione create dal flusso d'aria che passa sopra e sotto il profilo alare. I kite sono progettati in modo che le particelle d'aria che si muovono lungo la parte superiore dell'ala scorrano più velocemente rispetto a quelle che le scorrono sotto.
- Peso è la forza che, puntando verso il basso, tira il kite verso terra. Questa è generata dall'attrazione gravitazionale esercitata dalla terra sul kite.
- Spinta è la forza che, puntando in avanti, spinge il kite nella direzione del movimento. Gli aeroplani generano spinta per mezzo dei motori, mentre il kite è guidato dalla tensione delle linee e dalla direzione di movimento dell’aria.
- Resistenza è la forza che, puntando all’indietro, agisce in senso opposto alla direzione del moto. Questa è generata dalle differenze di pressione create dal flusso d'aria che passa sopra e sotto il profilo alare e dall’attrito dell'aria che si muove sulla superficie del kite.
Perché un kite possa volare in aria, la portanza deve essere maggiore del peso. Per mantenerlo stabile, le quattro forze devono essere in equilibrio: la portanza deve essere uguale al peso e la spinta uguale alla resistenza.
Ci sono voluti più di 30 secondi, ma speriamo che tu abbia imparato qualcosa di nuovo. Il concetto fondamentale è il kite non vola con il vento, ma attraverso il vento, esattamente come l’ala di un aereo. Non è per nulla ovvio!
Perché possiamo saltare e volare con il kite?
Ha tutto a che fare con l'energia di kite e tavola. Non entreremo troppo nel dettaglio (la precedente introduzione teorica è stata più che sufficiente!), ma quello che è importante sapere è che, per fare kitesurf, hai bisogno di generare energia (o "potenza") con il kite e controllare, per mezzo della tavola, la velocità che ne deriva. In altre parole, potenza e velocità sono intrinsecamente connesse.
Esercitare pressione sulla tavola e dirigerla controvento, ti permette di saltare (“pop”) fuori dall’acqua e fare esplodere l’energia! Se insieme al pop, muovi rapidamente il kite da 45° a 90°, portandolo sopra alla tua testa (“Zenit”), verrai spinto verso l’alto e liberato dal peso che ti tiene a terra.
Sembra complicato, ma basterà raggiungere un discreto livello di navigazione perché tutto ciò diventi intuivo e possibile. Durante le lezioni di kitesurf avanzato, il tuo Instructor ti permetterà di sfidare le leggi di gravitazione universale.
Barra di controllo e linee
Avere un kite è essenziale, ma questo senza barra è come una moto senza manubrio: inutile. La coppia kite e barra di controllo con linee da connettere al kite ti porta un passo più vicino ad avere tutta l'attrezzatura necessaria per fare kitesurf.
Le barre di controllo variano in lunghezza, peso e comfort a seconda del design del produttore. Alcune barre sono più corte e altre più lunghe – tra i 30 cm e i 60 cm. Le prime sono adatte ai kite più piccoli, mentre le seconde a quelli più grandi (questo è un concetto semplice). Le dimensioni della barra cambiano in base alle dimensioni del kite e consentono una leva proporzionale e un facile controllo.
Facendo volare diversi kite, avrai modo di constatare che alcune barre sono più leggere e altre più pesanti. Ciò influisce sulle prestazioni e soprattutto sul comfort del rider. Ad alcune persone piace la sensazione di afferrare una barra più audace e pesante, mentre altre prediligono una barra più sottile e leggera. Alla fine, l’obiettivo è sempre lo stesso: controllare il kite nel modo più efficiente e sicuro possibile.
Quando il rider controlla il kite, l'input viene trasmesso dalla barra al kite per mezzo delle linee. Queste variano a seconda al produttore e del tipo di kite che si pilota. Generalmente, ci sono 2, 4 o 5 linee di lunghezza tra i 5 metri e i 24 metri (raramente oltre). La lunghezza delle linee cambia seguendo la progressione del rider; corte durante l’apprendimento e da 20 metri e più per iniziare a navigare.
Due linee sono connesse all’estremità della barra (linee back) e 2 - o 3 - al suo centro (linee front). Il sistema di sicurezza principale lavora su una delle linee front.
Il sistema di sicurezza potrebbe variare leggermente a seconda della barra di controllo, ma il più moderno, sicuro e diffuso è il sistema quick release (sgancio rapido) che permette l’apertura del chicken-loop e la drastica diminuzione della potenza del kite. L’attivazione del sistema re-ride sventa il kite e gli impedisce di continuare a tirare.
Il sistema di sicurezza a sgancio rapido ha favorito la popolarità di questo sport. Prima che venisse inventato e applicato, il kitesurf era più pericoloso, non essendoci modo di sventare la potenza del kite. Lo sgancio rapido, insieme al sistema depower, ha reso lo sport più sicuro e accessibile.
Ricapitolando: il kite è connesso a una barra di controllo per mezzo delle linee. E il chicken loop dove è connesso? Leggi il paragrafo successivo per scoprirlo.
Trapezio
Se hai la forza e la resistenza di Superman, puoi saltare questa sezione. In caso contrario, dovrai indossare un trapezio, come tutti noi.
Il trapezio ti connette alla barra di controllo (attraverso il chicken loop) e trasferisce la trazione del kite alla tua vita/addome. Senza di esso, afferrando la barra, sarebbe estremamente faticoso, se non addirittura impossibile fare kite! Per questo motivo, usiamo un trapezio e possiamo giocare con la potenza del kite.
I trapezi sono disponibili in molte forme e dimensioni. Ci sono principalmente due tipi di trapezio: quello a cintura che avvolge la vita e quello a seggiolino che si stringe sotto le gambe (simile all’imbracatura usata per l'arrampicata o la vela). Il secondo offre maggiore supporto e comfort, ma potrebbe limitare la tua facilità di movimento, se ti piacciono le manovre avanzate.
I trapezi sono classificati come morbidi, medi o duri; il riferimento è alla loro rigidità complessiva (è una questione di preferenze e comodità personali). Il punto di attacco del trapezio al chicken loop è un gancio metallico arrotondato chiamato spreader bar (che scarica la trazione del kite sul trapezio). Alcune spreader bar offrono un meccanismo "scorrevole" che garantisce maggiore mobilità al punto di attacco e sono generalmente utilizzate da wave rider e foiler che hanno necessità di muoversi molto quando si esibiscono in acqua.
Ciò che è importante comprendere è che le alternative non mancano ed è importante trovare il trapezio giusto. Questo viene spesso trascurato, ma in realtà è molto importante. È ciò che connette il nostro corpo al resto dell’attrezzatura e ci permette di fare kitesurf.
Tavola
A meno che tu non possa camminare sull'acqua, avrai bisogno di una tavola per fare kitesurf!
Le tavole variano in forma e dimensione e queste ne determinano prestazioni e disciplina. La tavola maggiormente usata è la twin tip, poi ci sono le tavole direzionali e foil. Questi sono i tre modelli più popolari, ma potrebbe capitarti di incontrare kiters che navigano sugli sci, un kayak, uno skimboard o la loro vecchia porta del frigorifero.
Twin Tip
Le tavole twin tip sono le più comuni. Il nome si riferisce al profilo simmetrico della tavola (le punte sono identiche) che permette al rider di andare sia a sinistra che a destra senza dover invertire la posizione dei piedi. Per imparare, utilizzerai una twin tip e continuerai a usarla per progredire. Si tratta infatti del primo step.
Le tavole a twin tip variano in dimensione e forma a seconda del peso e del livello di navigazione del rider. La dimensione per un adulto è di circa 137 cm di lunghezza x 42 cm di larghezza, mentre per un bambino è di circa 127 cm x 36 cm.
Tavola direzionale
Le tavole direzionali sono progettate principalmente per il wave riding in quanto consentono ai riders di muoversi tra le onde mentre vengono trainati dal kite e di provare una sensazione simile al surf. Passare da una tavola twin tip a una tavola direzionale è un passo emozionante e stimolante che apre una nuova prospettiva su questo sport.
Come suggerisce il nome, le tavole direzionali consentono al rider di andare in una sola direzione (per cambiare direzione, è necessario invertire la posizione dei piedi o navigare toeside). Anche le tavole direzionali sono disponibili in diverse forme e dimensioni (la varietà è maggiore rispetto alle twin tip) a seconda delle preferenze, delle abilità e delle onde da cavalcare.
Tavola hydrofoil
Le tavole hydrofoil sono l'ultima mania. Una tavola hydrofoil ha un piantone verticale (che varia da 15 a 115 cm di lunghezza) attaccato ad un'ala e uno stabilizzatore che permettono il sollevamento della tavola dalla superficie dell'acqua.
Come funziona? Aumentando velocità, generi maggiore portanza che ti permette di essere spinto verso l’alto, sopra la superficie dell’acqua. Stando in equilibrio sulla tavola, puoi planare, facendo pochissima resistenza in acqua. Non c'è da stupirsi se molte persone paragonano l’hydrofoil a un tappeto magico!
Il principio fisico che permette il sollevamento dell’hydrofoil è lo stesso che fa volare il tuo kite. Interessante, no?
Le tavole hydrofoil hanno recentemente contribuito a rendere questo sport ancora più accessibile, infatti essendo efficienti anche in condizioni di vento leggero, ci consentono di goderci il kitesurf più spesso di prima.
Altre attrezzature
Ti starai chiedendo di quale altra attrezzatura potresti aver bisogno se hai già un kite, una tavola e un trapezio? Sebbene alcuni accessori possano non avere un impatto diretto sulla navigazione, sono pur sempre essenziali per supporto e sicurezza.
- Leash corto: un leash di sicurezza connesso alla parte anteriore del trapezio e alla linea di sicurezza che consente al sistema di sicurezza della barra di controllo di essere efficiente. In caso di emergenza, qualora il quick release del chicken loop non fosse sufficiente per esaurire la potenza del kite, puoi attivare il quick release del leash e sconnerti dal kite.
- Casco:il kitesurf è uno sport d'azione e possono accadere molte cose. Un casco protegge la testa da kite che cadono, tavole che volano, ostacoli, pericoli sulla spiaggia e, sì, anche in caso di caduta in acqua.
- Aiuto al galleggiamento: come tutti gli sport acquatici, un prerequisito per il kitesurf è il nuoto. Tuttavia, anche se sei un buon nuotatore, le acque potrebbero essere insidiose. Un dispositivo di galleggiamento personale (PFD) di 50 Newton può darti l'aiuto di cui hai bisogno per rimanere a galla mentre impari, riprendere fiato dopo un incidente o nuotare fino a riva, se necessario.
- Taglia linee: questo viene utilizzato in rari casi di emergenza per tagliare una linea del tuo kite o di quello di qualcun altro (ad esempio, se una linea si avvolge intorno al tuo corpo). I trapezi moderni sono dotati di uno spazio sotto la spreader bar dove riporre il taglia linee e accedervi velocemente (Il tuo Instructor IKO avrà un taglia linee e ti mostrerà come usarlo).
Oltre a questi quattro accessori essenziali per il kitesurf, puoi usare: occhiali da sole sportivi e acquatici, protezione solare, cappello, lycra, GoJoes (aiuti per il recupero della tavola), sistemi walkie talkie, lettori mp3 waterproof, ecc. Questa attrezzatura non è certo essenziale per il kitesurf, ma rende l’esperienza ancora più piacevole.
Quando usare un leash da tavola? MAI! Mai usare un leash connesso alla tavola. È pericoloso e l’effetto boomerang potrebbe farti colpire dalla tavola e causarti lesioni alla testa, alla schiena e alla colonna vertebrale. Per recuperare la tua tavola in acqua, un Instructor competente ti insegnerà a fare il body-drag sopravento, un'abilità essenziale per diventare un kiter indipendente.
Quali sono le condizioni necessarie per fare kitesurf?
Vero è che l'attrezzatura è indispensabile per fare kitesurf, ma un'auto senza carburante non andrà molto lontano, e lo stesso vale per il kite che necessita di vento. Le condizioni ambientali giocano un ruolo determinante nella nostra attività preferita, per questa ragione spenderemo un paio di parole in merito.
Gli elementi
I due elementi principali e indispensabili per fare kitesurf sono aria (vento) e acqua. Il primo fa volare il kite, mentre il secondo ti offre la superficie ottimale sulla quale scivolare.
Vento
Innanzitutto, parliamo del vento! Per chi non pratica kitesurf, la presenza o meno di vento è spesso totalmente irrilevante, a noi, vedere la cima di albero che si muove, scatena un'improvvisa voglia di lasciare l'ufficio e dirigerci in spiaggia.
Da dove viene il vento? C'è forse un grande ventilatore a energia solare che lo genera? Beh, non proprio.
Il vento è costituito da particelle d'aria in movimento. È generato dal riscaldamento irregolare della superficie terrestre da parte del sole e dalla differenza di pressione che ne consegue. Ne misuriamo velocità/forza e direzione. La prima è misurata in nodi, mentre, per quanto riguarda la direzione, il nostro punto di riferimento è la costa rispetto al quale il vento può essere: on-shore, off-shore o sideshore.
È la forza del vento a determinare la dimensione del kite da utilizzare: più forte è il vento, più piccolo è il kite e più leggero è il vento, più grande è il kite.
Essere in grado di comprendere le previsioni del tempo e ciò che sta accadendo in atmosfera è un'abilità dalla quale poter trarre un grande beneficio nel kitesurf, più che in qualsiasi altro sport.
Alcuni luoghi hanno un tempo generalmente stabile, mentre altri sono caratterizzati da condizioni meteorologiche instabili che possono portare venti troppo forti o deboli, raffiche, pioggia e/o totale assenza di vento. Una conoscenza di base della meteorologia, ti permette di comprendere il meteo e salvaguardare la tua sicurezza mentre fai kitesurf.
Acqua
Un kiter guarda ad un qualsiasi specchio d'acqua come ad un potenziale parco giochi che offre infinite possibilità di divertimento: laghi, lagune, fiumi, oceani e per il pro rider e temerario Nick Jacobsen anche piscine (non provare a casa)!
A seconda dello spot, incontrerai diverse condizioni dell'acqua: piatta, mossa, onde più o meno alte, ecc. L’acqua piatta è la condizione ideale per imparare
Dopo un po’, però, ti accorgerai di voler cambiare ed iniziare a goderti le onde e le sfide che queste comportano. Uno spot di acqua mossa è ideale per iniziare a saltare e incontrare i kiters che usano le loro tavole direzionali per cavalcare le prime onde.
Oltre alle condizioni ottimali in acqua, cercherai uno spot che offra comodità e il minor numero possibile di ostacoli. A riva, uno spazio limitato per decollare il kite può essere limitante così come lo è uno spazio troppo affollato sia fuori che dentro l’acqua.
Progredendo, imparerai che, se non c’è spazio a riva, puoi decollare il tuo kite in acqua o da una barca (con le istruzioni e l’assistenza adeguate). Ultima nozione relativa all’acqua, ricordati di informarti sulla sua temperatura per decidere se indossare una muta o meno.
Località e spot
In qualsiasi posto dove ci siano buon vento e acque sicure, potresti trovare un kitesurfer. Di continuo vengono scoperte nuove località che consentono a sempre più persone di imparare questo sport.
L’effetto valanga che sta travolgendo il mondo del kitesurf di questi tempi potrebbe essere un buono stimolo per unirsi al movimento. Uno dei veri piaceri del kitesurf è praticare nelle condizioni più varie e continuare a provare sensazioni nuove ed emozionanti.
Alcuni degli spot di kitesurf più famosi al mondo sono nominati “Le mecche del kite”: Cabarete (Repubblica Dominicana), Tarifa (Spagna), Jericoacoara (Brasile), Cape Town (Sud Africa) e altri. Qui, non solo le condizioni sono perfette in acqua, ma tutto quello che sta fuori è a servizio di una vasta comunità di kitesurfisti.
Per ulteriori informazioni sui migliori spot e luoghi nel mondo dove fare kitesurf, puoi visitare la nostra Guida alle destinazioni e organizzare viaggio!
Quali sono le abilità necessarie per fare kitesurf?
È ora di scoprire le competenze delle quali hai bisogno per avventurarti del mondo del kitesurf. Sei troppo vecchio? Troppo debole? Sei pronto a far volare un kite?
È bene sapere che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare a prima vista, il kitesurf è uno sport per tutti (quindi, sì; anche per te). Per aiutarti a capire questa affermazione, diamo un'occhiata alle abilità e ai requisiti fisici necessari per il kitesurf.
Abilità necessarie per fare kitesurf
Il kitesurf non è difficile da imparare ma è un'attività molto tecnica. Anche solo considerando l'attrezzatura necessaria per praticare questo sport, è facile dedurre che per apprenderlo sia necessario rivolgersi ad un Instructor qualificato.
Non è richiesto alcun background per imparare a fare kitesurf. L’unico prerequisito sportivo indispensabile è saper nuotare, a tutto il resto ci pensa il tuo Instructor.
Certo, se hai esperienza in altri sport di vento (windsurf o vela), potresti essere facilitato a comprendere la teoria, ma dovresti comunque imparare da zero a controllare e far volare un kite, poiché non c'è niente di simile (non è difficile, ma non è necessariamente intuitivo per tutti).
Se hai esperienza in altri sport da tavola come il surf, lo skateboard, il wakeboard o lo snowboard, potresti avere maggiore equilibrio sulla tavola, ma non è comunque garantito farcela al primo tentativo.
Rispetto ad altri sport da tavola, la posizione del rider è diversa. Nel kitesurf, il rider porta il suo peso all’indietro e lo scarica sulla gamba posteriore e sui talloni, al fine di controllare il tiro del kite e opporsi ad esso. Inoltre, il vero accessorio da imparare a usare anche sulla tavola resta comunque il kite.
Detto ciò, alcuni talenti e abilità precedentemente acquisite possono fare la differenza, eccone un elenco:
- Buona coordinazione occhio-mano: favorisce la pratica di volo.
- Buon equilibrio: aiuta a stare in piedi sulla tavola e iniziare a navigare.
- Mantenere la calma sotto pressione: per stare rilassati e concentrarsi sulla barra di controllo e gli input che le trasmette il kite.
- Pazienza e ottimismo: facilitano i progressi e migliorano l’esperienza.
Se queste caratteristiche non ti appartengono ancora, non temere. Sarà proprio il kite ad insegnartele e potrai lavorarci su insieme al tuo Instructor.
Requisiti fisici per fare kitesurf
Come abbiamo già detto, non è necessario essere Superman per fare kitesurf (anche tu puoi volare!).
Il kite è connesso a te per mezzo del trapezio, ciò significa che non devi aggrapparti alla barra. Il tuo trapezio assorbe e scarica la trazione del kite e diffonde la forza dal tuo “core” (addominali, parte centrale e bassa della schiena) a tutto il tuo corpo. La barra di controllo ti consente di regolare (quindi anche ridurre) l'eccesso di trazione generato del kite. Come precedentemente anticipato, i trapezi sono disponibili in dimensioni e rigidità diverse. Se sei un principiante, probabilmente inizierai usando un trapezio a seggiolino per maggiore comfort e stabilità.
La fisicità messa a “dura” prova durante il kitesurf riguarda la stabilità del core, la forza della parte superiore del corpo e la forma aerobica. Se desideri preparare il tuo corpo per questo sporto, ti consigliamo di allenare:
- La parte superiore del corpo: ti aiuterà a portare la tua attrezzatura dentro e fuori dall'acqua e a controllare il tuo kite in modo efficiente.
- Il core: ti aiuterà a ridurre le possibilità di lesioni fisiche e ad affrontare lunghe sessioni in acqua.
- Cuore e polmoni – allenamento aerobico: indispensabile per affrontare lunghe sessioni in acqua, nuove manovre e vento forte (maggiore trazione).
Il kitesurf è uno sport e, in quanto tale, richiede un impegno fisico, anche se, grazie alle nuove tecnologie e attrezzature, questo si è notevolmente ridotto. Ciò ha permesso a persone di tutte le età, condizioni di salute e forma fisica di iniziare a praticare.
Troppo giovane o troppo vecchio per fare kitesurf?
Non ci sono limiti di età per imparare a fare kitesurf! Questo sport viene praticato e apprezzato dai bambini tanto quanto dagli anziani (e ovviamente tutta le età intermedie).
Secondo noi, l’unico vero limite è il peso che dovrebbe essere di almeno 30 kg (65 libbre) per iniziare. Al di sotto di questo, il bambino potrebbe non essere in grado di gestire la trazione del kite e/o attivare i sistemi di sicurezza. Inoltre, i bambini di età inferiore agli 8 anni potrebbero non avere le capacità motorie, la capacità di attenzione o persino il desiderio di imparare a fare kite.
Oltre a questo, non esiste un limite di età, se appreso nel modo corretto – con un Instructor qualificato e in condizioni sicure e favorevoli.
Se si soffre di gravi problemi alla schiena o alle ginocchia si consiglia di consultare il proprio medico e di parlarne con l’Instructor per ottenere indicazioni e raccomandazioni appropriate.
È possibile per le persone diversamente abili fare kitesurf?
Con la parola “disabilità” ci si riferisce a uno spettro talmente ampio di condizioni da non aver ancora avuto modo di trarre conclusioni esaustive per quanto riguarda il kitesurf. Certo è che persone determinate ci hanno dimostrato che con la forza di volontà si possono raggiungere grandi successi in acqua a prescindere da tutto.
Quali sono i benefici del kitesurf?
I benefici del kitesurf sono molti; per questo non ci stupiamo che anno dopo anno sempre più persone siano desiderose d’imparare. Questo fantastico sport è un “toccasana” a livello fisico, mentale e sociale.
Benefici fisici
E se ti dicessimo che è possibile allenarsi e mettersi in forma senza nemmeno accorgersene? Questo è quello che più o meno accade facendo kitesurf. Ti diverti così tanto in acqua da non renderti neanche conto dello sforzo che richiede.
Il kitesurf è ottimo per rafforzare i muscoli del core (addominali, parte centrale e bassa della schiena) e i muscoli della parte inferiore del corpo (glutei, fianchi e cosce). L'allenamento di questi muscoli favorisce a un migliore equilibrio e una maggiore stabilità dentro e fuori dall'acqua.
Come accennato in precedenza, praticare questo sport ti aiuta anche a migliorare coordinazione occhio-mano, capacità di attenzione e concentrazione, equilibrio, riflessi e tempo di reazione. Essendo uno sport d'azione, il kitesurf, necessita che il tuo cervello si sintonizzi con il tuo corpo per reagire prontamente agli stimoli esterni.
Praticare queste abilità ha un grande impatto sulla tua vita quotidiana e ti rende più acuto e consapevole di ciò che ti circonda.
Benefici mentali
La pratica del kitesurf è terapeutica anche a livello cerebrale/emotivo ed è spesso considerata un incredibile sollievo per i disturbi mentali. Questa, infatti, permette di “spegnere” il turbinio di pensieri che affligge la mente e favorire il ritorno al momento presente. Il kitesurf richiede consapevolezza assoluta di ciò che ti circonda: ti invita a sentire, più che di pensare.
Pertanto, il kitesurf è noto per essere una pratica atta a favorire la consapevolezza nella quotidianità e, quindi, a liberarsi da pensieri inutili e alleviare lo stress (proprio come la meditazione). Inoltre, il kitesurf si svolge all’aperto e ti permette di sincronizzare corpo e mente agli elementi naturali. Stringere un rapporto di dipendenza così forte con vento e acqua offre e rinnova l’occasione per ricordarci che dobbiamo praticare l’umiltà e rispettare Madre Natura!
Benefici sociali
Ultimo aspetto ma non per questo meno importante, è l’opportunità che questo sport offre di unire le persone. La comunità del kite è grande e fiorente. Persone di ogni orizzonte e ceto sociale si avvicinano a questo sport per svariati motivi. Ed è sempre un piacere ritrovarsi e condividere la passione comune: il kitesurf.
Il kitesurf ti permette di incontrare persone provenienti da tutto il mondo, a casa tua o in viaggio. Questo incoraggia i viaggi lenti (slow-travel) e ti porta in destinazioni insolite dove altrimenti non ti recheresti. Se ti piace vivere esperienze autentiche, fuori dai sentieri battuti, entrando in contatto con la cultura e le persone del posto, il kitesurf è quello che fa per te.
I vantaggi del kitesurf sono innumerevoli. Ti fa sentire bene (mente e copro), permettendoti di incontrare persone interessanti da tutto il mondo, appassionate e avventurose esattamente come te!
Il kitesurf come stile di vita
Il kitesurf è più di uno sport, è uno stile di vita. È super avvincente e ti spinge a organizzare la tua vita in base alle previsioni del vento (in senso positivo ed eccitante, ovviamente!).
Il kitesurf non è uno sport che piace e praticano solo watermen e waterwomen di tutte le età, è la passione di avvocati, idraulici, vigili del fuoco, insegnanti di scuola, guerrieri del fine settimana, imprenditori, ragazzi e ragazze delle scuole medie, big della tecnologia, astronauti e tutti gli altri. Quale altro sport d'azione accomuna una gamma così ampia e varia di addicted?
In acqua ci sei tu, la tua attrezzatura e madre natura. In questo senso, è uno sport da solista, malgrado gli spazi siano sempre condivisi con altri kiter (e tu abbia bisogno di loro per decollare e atterrare il tuo kite). Le emozioni e le sfide che questo sport regala sono individuali, per alcuni è una vera e propria pratica di meditazione che ti riporta a contatto con il tuo io più profondo.
Attento però a non chiuderti troppo in te stesso; godersi il kite in gruppo dentro e fuori dall'acqua facendo camp, clinic, viaggi o downwinders (escursioni in kite) è estremamente stimolante e divertente.
Il kitesurf unisce persone molto diverse tra loro, offrendo grandi opportunità di network e socialità. Per questo, molti dicono che il kitesurf è il nuovo golf!
Discipline del kitesurf
Gli stili di navigazione in kitesurf sono molteplici, in merito abbiamo già avuto modo di imparare che esistono diversi kite e tavole.
Alcuni rider si divertono a usare kite più grandi e tavole twin tip più piccole per saltare in alto e togliersi la tavola in volo (board off), altri preferiscono usare kite più piccoli e tavole da surf per navigare tra le onde. Non finisce qui: ci sono rider a cui piace navigare avanti e indietro lungo la costa sull’hydrofoil e altri a cui piace organizzare downwinders lungo la costa (del Brasile, per esempio).
Sono tanti e vari i modi per esprimere e vivere la passione del kitesurf. I diversi stili possono essere suddivisi in due ampie categorie: old school e new school. Il primo prevedere una navigazione più soft e rilassata, il secondo invece è più aggressivo ed estremo. Tra le varie discipline, ci sono:
- Freeride: si tratta della disciplina più popolare, non che più ovvia per chi segue il naturale percorso di progressione kiter-kiter avanzato. Con il termine “Freeride” ci si riferisce alla navigazione senza limiti e confini, chiudendo manovre ed esplorando le coste di tutto il mondo.
- Freestyle: anche questa disciplina è popolare, ma non è per tutti. Infatti, richiede dedizione e impegno costante per imparare manovre sganciate e kite-loop che sfidano le leggi di gravità. Atleti provenienti da tutto il mondo si sfidano in competizioni spettacolari di freestyle.
- Wave Riding: questa disciplina è propria di chi ama navigare sulle onde e provare sensazioni ed emozioni simili a quelle che regala il surf. Il kite permette di raggiungere facilmente l’onda e poi non resta che surfarla. Questo stile viene di solito praticato con tavola direzionale (con o senza straps per i piedi).
- Hydrofoil: è l'ultima tendenza nel mondo del kitesurf. Per fare hydrofoil si utilizza una tavola con piantone e ala sottostante che permette al kiter di elevarsi sopra la superficie dell’acqua. La sensazione che regala è inspiegabile, in merito possiamo solo dire è come volare su un tappeto magico! L’hydrofoil è ideale per godere del vento leggero.
Queste sono le 4 discipline più popolari del kitesurf, ma non le uniche, molti infatti preferiscono wakestyle, racing, speed riding, ecc.
A ognuno il suo! Le possibilità offerte dal kite sono quasi infinite (considerando che abbiamo solo introdotto l’argomento, senza considerare il kite su strada e su neve).
Record mondiali
I record mondiali di kitesurf sono fenomenali, di seguito un breve elenco di record recenti:
- Alex Caizergues ha battuto il record mondiale di velocità, raggiungendo i 57,97 nodi (107,36 km/h).
- Maarten Haeger detiene il record mondiale WOO per il salto più alto 32 metri.
- Airton Cozzolino detiene il record di hang time su una tavola da surf senza straps 19,03 secondi. Meno rispetto all’hang time di Jesse Richman, ma è interessante che Airton lo abbia raggiunto su una tavola da surf senza straps, aggiungendo quindi qualche difficoltà rispetto al record precedente.
- Secondo il Guinness World Records il viaggio più lungo in kitesurf (viaggio singolo e non-stop): 862 km (536 miglia; 465 miglia nautiche) è stato opera di Francisco Lufinha (Portogallo) che ha viaggiato lungo la costa del suo paese da Lisbona a Madeira, dal 5 al 7 luglio 2015.
Inoltre, ci sono i record non ufficiali quali il kiter più giovane del mondo e quello più anziano. In realtà, poco importa, la cosa fondamentale è divertirsi e liberare la mente!
Competizioni
Il livello agonistico e competitivo aumenta, seguendo i rapidi sviluppi dello sport. Le gare di kitesurf si svolgono per tutte le discipline e gli stili. Le più popolari sono probabilmente le gare di freestyle, wave riding, hydrofoil e twin tip ospitate dal GKA Tour che si svolgono ogni anno in diverse località di tutto il mondo.
Oltre ai tour, ci sono molte competizioni più o meno importanti che si svolgono in un unico evento. Una delle più rinomate, che cattura l'attenzione di molti (kiter e non), è il Red Bull King of the Air che si svolge a Cape Town, in Sudafrica. In questa competizione si sfidano i migliori big air kiter del mondo. L’obiettivo non è solo saltare il più in alto possibile, ma anche sfidare i limiti (propri e della fisica) mentre lo si fa. Per darti un’idea, in questo evento potresti vedere un atleta che salta 25 metri, mandando il kite in loop sotto di sé, facendo un late spin in discesa per poi atterrare perfettamente (stiamo parlando di manovre che praticate tutte insieme, in questo modo e a questa altezza suonavano semplicemente impossibili prima di essere state chiuse).
Ogni competizione richiede la propria abilità specifica. Alcuni eventi e discipline hanno a che fare con la forza fisica e il rischio come il Red Bull King of the Air, mentre altre competizioni sono più strategiche come le gare di slalom foil che si svolgeranno alle Olimpiadi di Parigi 2024!
Conclusione
Il kitesurf è uno sport fantastico che tutti dovrebbero imparare e praticare! Speriamo che questa guida completa per principianti sia riuscita a trasmetterti la nostra passione per il kitesurf. Se sei interessato, perché non continuare a leggere gli altri blog e scoprire come imparare a fare kitesurf?
Aloha e buon vento!